Cittadinanzattiva è un movimento di impegno civico fondato nel 1978 formato da individui, gruppi e reti accomunati dalla volontà di affermare e praticare un ruolo attivo del cittadino nel governo della società.

L’identità del Movimento è la sintesi di due elementi strettamente collegati tra loro.

Il primo elemento è la promozione della partecipazione civica, ossia di un nuovo tipo di cittadinanza, caratterizzata dall’esercizio di poteri e responsabilità di individui e gruppi sociali nell’ambito delle politiche pubbliche, destinata a integrare e arricchire la cittadinanza tradizionale, incentrata sul voto.

Il secondo elemento è l’impegno per la tutela dei diritti, che è l’oggetto della partecipazione e che comporta l’esercizio dei poteri civici di produrre informazioni, di cambiare le coscienze attraverso l’uso dei simboli, di promuovere la coerenza dell’attività delle istituzioni con la propria missione di cambiare concretamente le situazioni che generano violazione dei diritti, di promuovere partnership e alleanze con i propri interlocutori.

Il Movimento lavora quindi per arricchire il sistema democratico di un nuovo attore, il cittadino attivo, capace di assumere responsabilità di governo a livello locale regionale, nazionale e internazionale, accanto ai soggetti che via via si sono costituiti lungo la storia della democrazia. Fino a questo momento la democrazia, nella sua vita quotidiana, ha considerato il cittadino come un beneficiario di programmi e interventi pubblici e spesso, per questo, come un problema. E’ invece arrivato il momento di affermare che esso è una risorsa per la democrazia.

Dal punto di vista giuridico, il Movimento è un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS).

E’anche riconosciuto come organizzazione di consumatori ed è rappresentata nel Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti.

Il Movimento ha una struttura democratica che parte dalle Assemblee territoriali della cittadinanza attiva e ha come perno la dimensione regionale.

Le Assemblee della cittadinanza attiva si costituiscono con la raccolta di almeno 50 adesioni di cittadini. A oggi esse sono più di 250 sull’intero territorio nazionale.

In Lombardia Cittadinanzattiva conta su nove assemblee della cittadinanza attiva, e su ventidue sezioni locali del Tribunale per i diritti del malato.

La struttura di Cittadinanzattiva: le reti

Il movimento opera da sempre attraverso reti che collegano cittadini singoli o organizzati per un fine comune.

Il Movimento nel suo complesso può anzi essere descritto come una “rete di reti”.

Le principali reti operanti a livello nazionale sono:

  • il Tribunale per i diritti del malato;
  • il Coordinamento nazionale delle associazioni dei malati cronici;
  • i Procuratori dei cittadini;
  • Giustizia per i diritti;
  • la Scuola di cittadinanza attiva;

Il Tribunale per i diritti del malato è un’iniziativa nata nel 1980 per tutelare i diritti dei cittadini nell’ambito dei servizi sanitari e assistenziali e per contribuire ad una più umana e razionale organizzazione del servizio sanitario. Il Tribunale è costituito da cittadini comuni, ma anche da operatori dei servizi e da professionisti, che si impegnano a titolo volontario. Esso opera mediante le sue sezioni locali, presenti su tutto il territorio nazionale; più di 10.000 cittadini attivi negli ospedali e nei servizi territoriali; una struttura centrale, che coordina le attività della rete, promuove le iniziative nazionali e gestisce PIT Salute (Progetto Integrato di Tutela).Tra i principali programmi e campagne del Tribunale per i diritti del malato vanno segnalati la campagna Ospedale sicuro; il programma sulle buone pratiche in sanità che comprende l’assegnazione del Premio Andrea Alesini; un progetto sperimentale per la riduzione delle liste d’attesa; il programma sulla sicurezza e la qualità nella pratica medica e assistenziale; il progetto su”percorso chirurgico e diritti dei cittadini”; la campagna sulla terapia del dolore; la campagna per la diffusione del farmaco generico; la campagna sull’oncologia seguita al caso Di Bella; la campagna per l’indennizzo per danni da trasfusioni da sangue infetto; l’attivazione sperimentale di una rete di servizi PIT al livello locale.

Collegato al Tribunale per i diritti del malato è il Coordinamento nazionale delle associazioni dei malati cronici, che raggruppa un centinaio tra federazioni e associazioni di pazienti affetti da malattie croniche. Esso si propone di rafforzare l’azione intrapresa dalle singole organizzazioni attraverso la definizione di politica comune a favore di tutti i malati cronici, per ottenere dal Servizio sanitario nazionale maggiori attenzione e cura, con particolare riferimento all’area delle esenzioni per patologia e a quella dell’accesso ai farmaci. Dall’anno 2000  il Coordinamento pubblica un rapporto annuale sulla politica della cronicità in Italia.

I Procuratori dei cittadini sono una rete di difesa civica che opera per la tutela dei cittadini nella pubblica amministrazione, nei servizi di pubblica utilità e nelle politiche dei consumatori. Presente nel territorio con circa 250 punti-rete organizzati in Collegi locali, è coordinata a livello nazionale da un Procuratore nazionale dei cittadini. Tra le principali attività dei procuratori dei cittadini in corso sul territorio nazionale vi sono il sostegno e l’impulso ai difensori civici provinciali e comunali; il monitoraggio sulla qualità dei servizi e la verifica sull’attuazione delle Carte dei servizi; l’intervento a tutela degli utenti negli scioperi nei servizi pubblici, in particolare nei trasporti; la sensibilizzazione di utenti e operatori dei servizi, come nel caso del programma”Stazioni aperte”; la tutela dei cittadini dalle clausole vessatorie nei contratti bancari e assicurativi; il controllo su prezzi e tariffe della telefonia, dell’acqua, della luce, del gas; il programma per il controllo della qualità negli appalti dei servizi di ristorazione, pulizie, etc.; il programma sullo stato dei servizi idrici.

Giustizia per i diritti è una rete composta prevalentemente di professionisti (per lo più avvocati) impegnati nel mondo della giustizia. La rete è attiva dal 1990. Giustizia per i diritti opera mettendo gli strumenti della giurisdizione al servizio di una strategia di tutela integrata dei diritti, anche al fine di riformare la giustizia ponendo al suo centro il punto di vista e i diritti dei cittadini. Tra le principali attività di Giustizia per i diritti c’è la promozione di processi con la costituzione a parte civile o l’intervento ad adiuvandum del Movimento; l’attivazione di cause pilota sui temi come le clausole vessatorie dei contratti; la rilevazione di situazioni particolarmente critiche nel funzionamento della giurisdizione, come nel caso delle consulenze tecniche d’ufficio; il monitoraggio e la promozione della qualità del servizio giustizia, come nel caso della campagna per l’introduzione degli Uffici per le relazioni con il pubblico nei tribunali; l’interlocuzione con le autorità e gli operatori del settore sui temi quali la tutela delle vittime dei reati, la riforma del gratuito patrocinio, la tutela dei minori, lo spazio giuridico europeo. Giustizia per i diritti è articolata in un coordinamento nazionale, in coordinamenti regionali e in centri locali, collegati alle Assemblee territoriali della cittadinanza attiva.

Nata nel 1997 la Scuola di cittadinanza attiva è una rete di persone impegnate professionalmente o volontariamente nella formazione alla cittadinanza, sia con riferimento al sistema dell’istruzione, sia in chiave di formazione continua. La Scuola, che ha punti di riferimento nelle diverse Assemblee territoriali della cittadinanza attiva, ha la funzione di progettare, di sostenere la realizzazione o di realizzare direttamente iniziative formative. Tra le principali iniziative, un corso-base di introduzione alla cittadinanza attiva, un corso per leader di organizzazioni di consumatori dei quattro paesi del Sud Europa, la diffusione di progetti sperimentali sull’educazione civica nelle scuole, la progettazione didattica dei corsi di formazione per 1500”informatori euro”, la progettazione didattica dei 100 seminari di formazione per gli operatori delle sezioni del Tribunale per i diritti del malato, il sostegno alla realizzazione degli incontri di formazione per leader del Tribunale per i diritti del malato e delle associazioni di malati cronici; corsi di formazione a tema per la leadership locale e regionale del Movimento.

La rete di organizzazioni civiche europee, Active Citizenship Network (ACN), ha come obiettivo generale quello di favorire la costruzione della cittadinanza europea come “cittadinanza attiva” offrendo alle organizzazioni civiche uno strumento per rafforzare le loro attività di networking e per aumentare le loro capacità di azione. Active Citizenship Network è concepito come una rete di organizzazioni, che utilizzano Internet anche come arena per esercitare la partecipazione civica.

I servizi

Collegato al Tribunale per i diritti del malato è il Pit Salute. Si tratta di un servizio, istituito nel 1996, che fornisce informazione, consulenza e intervento a tutti i cittadini che intendono tutelare i propri diritti in ambito sanitario e assistenziale, nelle strutture pubbliche e private. Esso è inoltre un centro di raccolta e di gestione di segnalazioni sul funzionamento delle strutture sanitarie e sulla qualità delle prestazioni erogate. Pit Salute è attivo tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17.I cittadini possono accedervi via telefono, via fax, per posta o per posta elettronica. Pit Salute interviene su ogni richiesta riguardante l’ambito sanitario e socio-assistenziale, pubblico e privato, con particolare riferimento all’assistenza ospedaliera e domiciliare, all’assistenza ad anziani e malati cronici, agli accertamenti diagnostici, all’accesso e all’uso dei farmaci, alle questioni burocratiche come prenotazioni e liste d’attesa, alle esenzioni e alle invalidità, ai rapporti con gli operatori sanitari, alla funzionalità delle strutture all’emergenza sanitaria. Sulla base delle segnalazioni e dei casi trattati, Pit Salute produce un rapporto annuale su “Cittadini e servizi sanitari”, che viene presentato in occasione della Giornata nazionale dei diritti del malato (che nel 2003 giunge alla 23^edizione).

Collegato all’attività dei Procuratori dei cittadini c’è Pit Servizi. Analogamente a Pit Salute, esso offre informazione, consulenza e intervento a tutti i cittadini che lo mettono in contatto per la tutela dei loro diritti in diversi ambiti: trasporti (ferroviari, aerei, urbani, marittimi, stradali, etc.); poste (servizi pubblici e privati di spedizione e di consegna); telecomunicazioni (telefonia fissa e mobile); energia (acqua, luce e gas), fornita e distribuita in particolare dalle aziende pubbliche locali; servizi finanziari (credito, servizi di sportello); servizi assicurativi; servizi gestiti in appalto e servizi amministrativi (servizi di sportello di enti pubblici e privati; certificazione; autorizzazioni).Sulla base delle segnalazioni ricevute dall’intero territorio nazionale, Pit Servizi promuove campagne a tema in merito a problemi che coinvolgono larghe fasce di utenti ed elabora politiche di tutela dei consumatori nell’area dei servizi di pubblica utilità. Come Pit Salute, anche Pit Servizi produce un rapporto annuale, presentato nel mese di giugno in occasione della Giornata nazionale dei diritti dei cittadini nei servizi di pubblica utilità.

Nell’ambito delle attività di Giustizia per i diritti viene svolta un’attività di assistenza, informazione e orientamento dei cittadini che lamentano violazioni dei propri diritti in relazione all’accesso alla giurisdizione. Grazie alla disponibilità dei professionisti, vengono valutate le segnalazioni-provenienti in particolare dai due servizi Pit, passibili di intervento giudiziario. In relazione a questa valutazione, le persone vengono indirizzate verso le procedure più opportune ed efficaci.

Altri programmi e attività

Il programma sulla sicurezza, nato da diverse esperienze maturate da Cittadinanzattiva (frane, elettrosmog, case insicure, ospedali a rischio ed errori medici, strade e trasporti, alimenti pericolosi, microcriminalità, calamità e catastrofi), mira a promuovere un approccio globale al problema della sicurezza che veda i cittadini come attori pienamente coinvolti. Il programma si è già concretizzato in una raccolta di segnalazioni di rischi da parte dei cittadini, che ha permesso di redigere un primo rapporto sulla sicurezza nel giugno 2001.

Il programma sulla cittadinanza d’impresa mira a sostenere e diffondere le esperienze di rinnovamento della responsabilità sociale delle imprese private in Italia e in Europa.In collaborazione con un gruppo di imprese partner di Cittadinanzattiva in diversi progetti è stato elaborato e diffuso nel giugno 2000 un Manifesto della cittadinanza d’impresa. L’8 febbraio 2002 su incarico delle Nazioni Unite, Cittadinanzattiva ha presentato in Italia il Global Compact, il documento di Kofi Annan”per una nuova cultura della responsabilità sociale delle imprese.

Il programma sui giovani è volto a favorire lo sviluppo della cittadinanza attiva nelle giovani generazioni, soprattutto a partire dalla scuola e dalla università. Un monitoraggio sulla qualità dei servizi universitari nel 1999, un’indagine sullo stato di attuazione dello Statuto dei diritti e dei doveri degli studenti, giunta alla sua seconda edizione, sono parti di questo programma, che ha avuto un momento di particolare intensità nella “Giornata dei giovani”del giugno 2002 durante la terza Settimana della cittadinanza attiva.

Assetto istituzionale e governance

Cittadinanzattiva della Lombardia è  una APS (associazione di promozione sociale) iscritta al Registro regionale dell’Associazionismo ed è membro del Consiglio Regionale dei Consumatori e degli Utenti dal 2003.

Possono aderire a Cittadinanzattiva persone di ogni nazionalità o senza appartenenza nazionale, purché si assumano impegni civici e che risiedano o dimorino nel territorio dell’Unione Europea e abbiano compiuto il sedicesimo anno di età.

Possono aderire anche associazioni e movimenti senza  scopo  di  lucro  e  con finalità omogenee a quelle indicate nell’art. 1 del suo statuto.

Ogni organo deve rispondere del suo operato ai Congressi e alle Assemblee a metà mandato e a sua conclusione (ogni 4 anni).

Le Reti, che sono strutture specializzate per specifiche politiche (Tribunale per i Diritti del Malato, Procuratori dei Cittadini, Giustizia per i Diritti, Scuola di cittadinanza attiva, Coordinamento Nazionale Associazioni Malati Cronici e Active Citizenship Network), sono dotate di una certa autonomia, ma rispondono sempre agli organismi statutari dei tre livelli.

Il Movimento ha una struttura democratica che parte dalle Assemblee territoriali della cittadinanza attiva, ha come perno la dimensione regionale per poi arrivare al livello nazionale.